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''Diabete a tutto gas''

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Diabete a tutto gas! E' il motto che userò da questo momento per significare la strada che ho cominciato a percorrere con l'automobilismo ed il diabete di tipo 1.

Una strada che è restata preclusa per molti anni e che è sempre stata dichiarata come impossibile e non adatta a una persona affetta dal DT1.

Dietro a questo nome sono nascoste molte sofferenze date dalla lotta quotidiana per poter in tutti i modi provare ad avere una vita normale, ma che questo normale è stato difficile da ottenere.

In questi oramai 30 anni di DT1 ci sono stati momenti molto bui e difficili da superare, non solo per me ma anche per le persone che mi sono state accanto, impotenti davanti a questo male invisibile.

Il DT1 ti segna una ferita indelebile, mette a dura prova il tuo fisico ma soprattutto la tua mente, ti fa cambiare caratterialmente e all'inizio non in meglio mettendo a dura prova anche chi ti è vicino.

Ci sono stati anni in cui ho perso la fiducia perché le cose non stavano andando per niente bene: Gli sbalzi di glicemia modificano il tuo umore e le ipoglicemie oltre ad essere pericolose possono essere fatali e se le gestioni non sono buone per lungo tempo si possono manifestare molte gravi complicanze invalidanti.

E' anche con questa paura che si vive ogni giorno da diabetico di tipo 1: un incubo puntuale e ogni anno sempre più presente.

Se ti rassegni la situazione può peggiorare ulteriormente e per me è stato cosi.

Per un periodo la speranza si stava affievolendo, i dottori non facevano che ripetermi ''Se non ti dai una regolata fra 10 anni sarai cieco''.

Mi sentivo impotente e si sentivano cosi i miei genitori, ci dicevano che non ci impegnavamo abbastanza, che bisogna fare attenzione, che la terapia è questa, la dieta, devi pesare misurare..

Negli anni '90 avevi 2 fiale di insulina diverse, una con un arco di azione di 6 ore e una di 12 .

Dovevi seguire una dieta rigida e somministrare le unità che ti indicavano con una siringa, per 4-6 volte al giorno.

La glicemia si misurava con uno strumento che prelevava il sangue da un dito, avevi un risultato che non era preciso e che ti dava solo il valore di quel momento. 15 minuti dopo potevi avere una iperglicemia o andare in coma diabetico e ti dovevi affidare alle sensazioni.

E l'attività sportiva era un dramma. Se avevi somministrato già l'insulina quella ti rimaneva nel corpo per molte ore e bisognava correggerla con molte quantità di cibi e bevande zuccherate.

Tenuto conto di questi fattori la comunità medica considerava (e una buona parte considera ancora oggi) il diabete di tipo 1 incompatibile con il motorismo.

Il medico sportivo a cui mi affidai a 16 anni, quando mi chiese alla fine dell'esame per il karting: ''E' la prima visita?''. Io: ''Sì''. ''Hai patologie particolari da evidenziare?'' risposi: ''Diabete di tipo 1''.

Un attimo di silenzio e il Dottore mi disse: ''Sai gestire le ipoglicemie? Pensi di riuscire a gestire il diabete durante le corse? Non mi interessa quello che c'è scritto sulle carte ma voglio sapere se tu sei veramente in grado di gestirti!'' Io:''Si.'' ''E allora vediamo di farti cominciare a fare karting!''

Quello è stato uno di quei momenti della vita che si può descrivere al meglio con la parola felicità.

Ma le paure di essere giudicati e la vergogna mi fecero stare in uno stato mentale di totale chiusura verso il mondo esterno e non parlai mai al mondo esterno di questa malattia fino a pochi anni fa.

Diabete a tutto gas vuole evitare questa chiusura mentale e vuole promuovere lo sport del motore come disciplina da affrontare con consapevolezza e sicurezza, ma vuole anche unire tutti gli appassionati di motore Dt1.

Vuole essere l'inizio di qualcosa di più grande, qualcosa da fare a testa alta e con molta determinazione.

E' aperto a tutti e tutti possono continuare questo progetto.

Diabete a tutto gas vuole andare nel Deserto e vuole dimostrare ancora una volta che per un diabetico di tipo 1 nulla è impossibile: la Dakar!

La gara motoristica più dura e più difficile del mondo.


Supporta il progetto ''Diabete a tutto gas'' in questa campagna di Crowdfunding:

https://sostieni.link/27534 

E' possibile supportare questo progetto con una donazione libera anche a queste coordinate bancarie:

IBAN: IT25N3608105138208579708591

oppure a questo link paypal:

https://paypal.me/pools/c/8thiv6vAva

Tutti quelli che effettueranno una donazione (anche libera di qualsiasi importo) potranno partecipare a dei premi a sorteggio e verranno ringraziati su questo sito sito e sull'auto che gareggerà.



(Il disegno originale creato dall'artista Vera de Tina)
(Il disegno originale creato dall'artista Vera de Tina)
Claudio Gotti - Udine - Italy 
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