Giorni di ordinaria trincea DT1

12.05.2021

Ho pensato per molto tempo se sarebbe stato giusto pubblicare questa foto e queste righe, ma ho deciso che bisogna sapere com'è la sua vita quotidiana da trincea di un DT1.

Lo voglio fare oggi, 12 Maggio, giorno del mio 37° compleanno, perché un bel regalo che la società, priva di valori com'è  quella attuale potrà farmi: forse potrà conoscere meglio come si vive la vita con questa patologia.

Con il DT1 è una costante guerra che non ha mai fine, che ti accompagna per il resto della tua esistenza e che cerca di colpirti sempre in maniera devastante.

Il problema più grande è quando non si ha la perfetta lucidità mentale per affrontarla, causata dalle difficoltà che la vita ci mette davanti e per affrontare questo sempre in maniera perfetta è necessario essere dei robot, senza sentimenti, senza errori umani.

Lo stress, l'ansia, la paura, la frustrazione e le delusioni compromettono irrimediabilmente risultato e glicemie e quando vanno fuori dal proprio target rendono questo stato mentale ancora peggiore, creando una reazione a catena che è difficile da controllare e gestire.

E' giusto sapere che queste situazioni accadono quando si vive e si vuole vivere la propria vita come tutti, ma che invece si combatte arduamente senza arretrare di un solo centimetro.

Sei pronto, indossi la tua nuova camicia bianca per la serata da passare in spensieratezza con gli amici, sei in leggero ritardo e stai per partire, però hai una sensazione strana, quel sesto senso che i DT1 hanno imparato ad avere, di quando qualcosa non sta andando per il verso giusto: un po' più di sete, una leggera stanchezza, il mal di testa: un veloce controllo al sensore: Picco con 3 frecce in salita incomprensibile. Maledetto diabete, e quanto volte l'ho maledetto, quante volte ho pianto e lo continuo a fare nella mia solitudine.

tolgo l'ago della cannula per cambiarlo ed ecco spiegata la causa del problema: il sangue comincia a uscire violentemente come un idrante imbrattando tutto e rovinando i miei vestiti nuovi che avrei voluto utilizzare poco dopo.

Ci sono degli attimi che urli dalla disperazione e arrivi persino a battere i pugni violentemente sul muro perché a volte vorresti dire veramente asta. 

Il tempo di cercare di tamponare la ferita come un chirurgo, via un altro ago sperando di non trovare un'altra vena, correzione di insulina, rivestirsi veloce e via si continua la vita normale.

Per tutta quella serata sarai nervoso, avrai sete, dovrai andare spesso in bagno e avrai il timore che la gestione di quel picco fuori controllo che va verso l'alto entro qualche ora lo farà con la stessa violenza andando in basso.

Li il rischio è molto maggiore, la vicinanza all'aldilà è più concreta: forse il nervoso e il timore che la correzione che ha calcolato il microinfusore non sia sufficiente e hai aggiunto alcune unità, oppure hai camminato un po' di più e l'effetto dell'insulina viene enfatizzato.

E' necessario intervenire tempestivamente con la regola del 15, ovvero 15 grammi di carboidrati a rapido assorbimento: zucchero o glucosio puro, attendere e riverificare nuovamente fino a che non si stabilizza i valori fuori pericolo.

Se attendi troppo o non intervieni può accadere di peggio: perdita dei sensi, coma diabetico, morte.

Questo è un giorno di ordinaria trincea DT1.

Claudio Gotti - Udine - Italy 
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